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Lettera della Camera Penale di Napoli al Presidente Coordinatore del Tribunale del Riesame

La Camera Penale di Napoli ha chiesto al Presidente Coordinatore della Sezione Riesame del Tribunale di Napoli di individuare possibili soluzioni alla attuale impossibilità di conoscere i dispositivi delle ordinanze il giorno stesso del loro deposito.

Ciò in quanto, soprattutto in caso di provvedimenti cui consegua la remissione in libertà del ricorrente, l'attuale sistema, che ne consente la conoscibilità da parte dell'avvocato solo l'indomani, di fatto mortifica la funzione difensiva e rende oltremodo difficoltosa l'assistenza materiale di chi venga scarcerato.

In un'ottica di semplificazione delle procedure, quindi, la Camera Penale ha chiesto che venisse disposta la notifica a mezzo PEC dei dispositivi in parola, onde consentirne l'immediata conoscenza.

Il Presidente Coordinatore, con nota di riscontro, pur ritenendo fondata l'esigenza defensionale segnalata, ha inteso precisare che l'attuale contesto normativo, e segnatamente il disposto dell'art. 128 c.p.p., non consente la notifica a mezzo PEC dei provvedimenti resi in Camera di Consiglio.

Con ulteriore nota, la Camera Penale di Napoli ha segnalato che, di fatto, nella Sezione Riesame del Tribunale è già invalsa la prassi della immediata comunicazione al P.M. dei provvedimenti che dichiarino la perdita di efficacia delle misure, cui non di rado segue l'emissione del decreto di fermo e la reiterazione del titolo custodiale; ha significato, altresì, che il termine di cinque giorni previsto dall'art. 128 c.p.p. viene di fatto disatteso.

A fronte di tali dati, quindi, ha insistito nella richiesta, ritenendo che essa, a fronte delle segnalate prassi, non potesse ritenersi pretenziosa.

Si rende noto, in allegato, il carteggio di cui trattasi.

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